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Antonio Stanziani
Sapori del nonno
Edizioni Qualevita, pp. 200, euro 14,00
Questo libro viene pubblicato non perché vada ad allungare la lunga lista dei manuali di cucina, ma per rendere merito ad una grande famiglia di cuochi originari di Villa Santa Maria (CH), gli Stanziani. Antonio Stanziani, l’autore di questo lavoro, ha ritrovato e gelosamente custodito due quaderni di appunti vergati e illustrati dal nonno Peppino. In uno di questi foglietti, con grafia curata, abbiamo trovato scritto: «... Mia cara fidanzata, con molto dolore mi ho separato da te e dai miei cari ed affezionati amici e genitori, ma il sagro dovere mi chiama di impararmi bene il mio mestiere di cuoco». Era il 1906. Attraverso la storia di questa famiglia di cuochi possiamo leggere in filigrana l’evoluzione della cucina abruzzese e, al tempo stesso, la custodia gelosa di piccoli segreti tramandati di padre in figlio, fino ai giorni nostri, fino a quando Antonio Stanziani, pungolato dall’esempio dei suoi antenati, ha riproposto l’ambiziosa realizzazione della “Panarda”, rivisitazione di un antico modo di banchettare, che rappresenta una importante pagina della storia delle tradizioni popolari della nostra Regione. Le “Ricette del nonno” costituiscono un intreccio originale di storia abruzzese lungo il filo dell’arte culinaria. Studiare il rapporto tra cibo e storia di una famiglia di cuochi, di una comunità, di una Regione come l’Abruzzo, significa affrontare lo studio delle tradizioni gastronomiche abruzzesi come un capitolo di antropologia culturale. E risiede qui un altro dei motivo precipui che ci ha spronato a pubblicare questo volume dello Stanziani.
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