U come… UNITA’ DELLA VITA
L'azione più efficace, la testimonianza più significativa in favore della
nonviolenza e della verità — più che scendere in strada, distribuire
volantini, parlare alle masse, andare di porta in porta, fare marce e
campagne, irrompere nelle fabbriche di bombe, intraprendere digiuni
pubblici, affrontare la polizia, subire le botte e la prigione
(tutte cose buone da farsi quando si presenta l'occasione e che
noi facciamo ben volentieri) — è vivere.
È fare una vita che sia una e in cui tutto vada nello stesso senso, dalla
preghiera e la meditazione alla fatica per il pane quotidiano, dall'insegnamento della dottrina al trattamento del letame,
dalla cucinaal
canto e alla danza attorno al fuoco.
È mostrare che una vita scevra di violenza e di abuso
(di violenza nascosta quanto di violenza brutale, di abusi legali
e consentiti quanto di abusi illeciti) è possibile, che, anzi, non è più
difficile di una vita imperniata sul guadagno, né più spiacevole
di una vita di piacere, né meno naturale di una vita «ordinaria».
È trovare per tutte le questioni che si pongono all'uomo di oggi
e di ogni tempo, la risposta nonviolenta, formularla chiaramente
e sforzarsi di metterla in opera.
Esiste un'economia nonviolenta che non presupponga nessuna pressione e non si presti ad alcun abuso?
Un'educazione nonviolenta dei bambini e un insegnamento della nonviolenza ai piccoli e ai grandi?
Un'autorità nonviolenta che non poggi sulla forza e non comporti alcun privilegio?
Una giustizia nonviolenta, una giustizia scevra di castighi oppure dei castighi scevri di violenza?
Un'agricoltura e un allevamento nonviolenti?
Una medicina nonviolenta?
Una psichiatria nonviolenta?
Un regime alimentare nonviolento?
Lanza del Vasto
|